Porteri C. et al. (2010)
Diagnosis disclosure of prodromal Alzheimer disease-ethical analysis of two cases.
Can J Neurol Sci. 37:67-75.
Secondo i nuovi criteri diagnostici per la malattia di Alzheimer, la diagnosi potrebbe essere effettuata anche in assenza di compromissione delle funzioni sociali o delle attività della vita quotidiana, a condizione che sussista la positività ad uno o più biomarcatori.
In questo studio vengono descritti due casi clinici di malattia di Alzheimer prodromica e due diversi processi di restituzione della diagnosi, che viene discussa prendendo in considerazione alcune questioni fondamentali riguardanti il confine tra la fondatezza delle procedure di ricerca e la pratica clinica. I risultati mostrano come, nel corso del processo di restituzione il medico debba tener conto sia di ciò che è noto che di ciò che non è sufficientemente conosciuto, informando il paziente del carattere sperimentale del percorso diagnostico. Le condizioni personali ed ambientali del paziente, nonché le sue preferenze rispetto alla comunicazione della diagnosi, dovrebbero infine guidare il medico alla scelta di parziale o totale restituzione della diagnosi, o di un eventuale posticipo della sua comunicazione.