Kolata G. (2012)
How Do You Live Knowing You Might Have an Alzheimer’s Gene?
The New York Times. June 7th

Su 14 tra fratelli e sorelle, dieci si sono ammalati di Alzheimer a partire dai 50 anni. E’ il caso particolare della famiglia di Gary Reiswig e dei suoi parenti, originari dell’Oklahoma, che dagli anni ’60 convivono con questa malattia. Anche i loro discendenti vivono con questa spada di Damocle. Vista la loro particolarità, sono oggetto di uno studio internazionale, il DIAN (Dominantly Inherited Alzheimer Network) dedicato all’Alzheimer ereditario, condotto in Gran Bretagna, Australia e Stati Uniti su oltre 260 persone. Dal 2008 i ricercatori stanno studiando i cervelli delle persone che presentano mutazioni nei tre geni che causerebbero la malattia di Alzheimer, per comprendere l’evoluzione della malattia prima che se ne manifestino i sintomi. Entro l’inizio del prossimo anno, i ricercatori dello studio DIAN avvieranno una nuova fase, consistente nella somministrazione di uno dei tre farmaci sperimentali relativi al rallentamento o all’arresto della malattia a persone altrimenti destinate a svilupparla. Sebbene il 99% dei casi di malattia di Alzheimer non sia provocato da una mutazione genetica conosciuta, i ricercatori ritengono che il modo migliore per individuare un trattamento o una cura per la malattia sia studiare coloro i quali possiedono una mutazione che la causi. La malattia di Alzheimer è la sesta causa di morte negli Stati Uniti ed è l’unica malattia tra le dieci più letali che non può essere, al momento, prevenuta, rallentata o curata. Tuttavia, i ricercatori dello studio DIAN affermano che entro dieci anni verrà prodotto un farmaco che riuscirà a prevenire la compromissione e la morte cerebrale; le speranze del mondo intero sono riposte nelle loro mani.

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