La nascita di un nuovo ricordo implica la formazione di nuove connessioni tra le cellule del cervello, perché il ricordo persista nel tempo queste connessioni devono essere mantenute intatte. È più facile intaccare che consolidare un ricordo, infatti sono molti i fattori che possono indebolire la memoria, altrettanto non si può, ad oggi, dire per quelli che la rafforzano. Un gruppo di neuroscienziati, attraverso uno studio effettuato sui ratti, sembra aver dimostrato che una particolare proteina possa influenzare il consolidamento dei ricordi. Gli animali in cui era stata indotta la produzione di tale proteina infatti mostravano un’aumentata memoria a lungo termine, rispetto a quelli in cui la proteina era stata mutata in modo che non potesse svolgere appieno la sua funzione. Gli stessi autori suggeriscono che questa proteina potrebbe essere coinvolta in altri tipi di memoria e quindi aprire nuove prospettive di studio per il trattamento dei disturbi ad essa correlati.