A cura di Sara Gipponi

Healthy Dietary Changes in Midlife Are Associated with Reduced Dementia Risk Later in Life.
Sindi S, Kåreholt I, Eskelinen M, Hooshmand B, Lehtisalo J, Soininen H, Ngandu T, Kivipelto M.
Nutrients 2018, 10(11), 1649; https://doi.org/10.3390/nu10111649

Nel mondo, nel 2015, 46,8 milioni di persone erano affette da demenza. Questo numero è destinato ad aumentare e si stima che i malati saranno circa 130 milioni nel 2050. Data l’attuale assenza di una cura, la prevenzione di tale patologia è diventata una priorità per la salute pubblica. Infatti, l’incidenza di almeno un terzo dei casi di demenza può essere ridotta modificando lo stile di vita. La dieta è un fattore importante e le ricerche dimostrano che mangiare cibi ricchi di antiossidanti (frutta, verdura, caffè), grassi salutari (acidi grassi omega 3 dal pesce, noci, olio di oliva)  e diminuire il consumo di carni rosse e zuccheri raffinati riduce il rischio di sviluppare demenza. Tuttavia non è chiaro se modificare la propria alimentazione a mezza età sia associato con un minor rischio di sviluppare la demenza in età anziana. Per capire ciò, un gruppo di studiosi, partendo dai dati raccolti durante lo studio CAIDE (focalizzato su fattori di rischio cardiovascolari, invecchiamento e demenza) che ha coinvolto persone con un’età media di 56 anni, ha riesaminato in due momenti successivi i medesimi partecipanti (a 70 e 78 anni) e ha confrontato i risultati ai test cognitivi e l’eventuale insorgenza di demenza in relazione ai cambiamenti nella dieta. I risultati  mostrano che cambiamenti nell’alimentazione (migliore qualità dei grassi ingeriti, aumento del consumo di verdure e diminuzione di sale e zucchero) a partire dalla mezza età sono associati ad un minor rischio di sviluppare demenza in età avanzata. D’altra parte, però, la variazione in uno solo dei componenti dietetici non comporta lo stesso beneficio in quanto non è associata con una riduzione del rischio. È necessario, dunque, promuovere iniziative volte a sensibilizzare la popolazione riguardo all’importanza di iniziare in ogni momento della vita a seguire una dieta più sana oltre che altri comportamenti salutari (es. fare più attività fisica) in quanto la messa in atto di tali pratiche può avere un beneficio a lungo termine non solo sulla demenza ma anche su altre condizioni patologiche prevalenti nell’età anziana.

 

Potete trovare l’articolo originale al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=healthy+dietary+changes+in+midlife+are+associated+with+reduced+dementia+risk+in+later+in+life

https://www.mdpi.com/2072-6643/10/11/1649