A cura di Ilaria Passeggia

Armstrong MJ, Dai Y, Sovich K, LaBarre B, Paulson HL, Maixner SM, Fields JA, Lunde AM, Forsberg LK, Boeve BF, Manning CA, Galvin JE, Taylor AS, Li Z.
Caregiver Experiences and Burden in Moderate-Advanced Dementia With Lewy Bodies.
Neurol Clin Pract. 2024 Jun;14(3):e200292. doi: 10.1212/CPJ.0000000000200292.

Le esperienze di chi si prende cura di un proprio caro malato (caregiver informale) possono essere differenti a seconda della tipologia di demenza; diversi studi dimostrano, infatti, che il carico assistenziale è più elevato nei caregiver di persone affette da demenza a corpi di Lewy (DLB) rispetto a quelli di pazienti con malattia di Alzheimer (AD), potenzialmente in relazione alla maggiore presenza di sintomi neuropsichiatrici nella DLB, quali ad esempio allucinazioni, deliri, fluttuazioni dei sintomi cognitivi e comportamentali.  Una recente ricerca ha indagato l’esperienza di 143 caregiver di pazienti con DLB in fase moderata-avanzata, mettendo in luce come la gravità delle fluttuazioni cognitive, l’eccessiva sonnolenza diurna e i sintomi autonomici (per es. disfunzione urinaria e costipazione) siano le caratteristiche tipiche della malattia che maggiormente correlano con i sintomi depressivi, il senso di isolamento e lo stress percepiti dai familiari. Tra le preoccupazioni più frequentemente riportate nelle interviste sono emerse l’impossibilità di pianificare il futuro, il dover anteporre le esigenze del malato alle proprie e l’apprensione che il proprio caro diventi troppo dipendente. Un dato interessante è che quasi tutti i caregiver hanno dichiarato di essere soddisfatti della relazione con lo staff medico-assistenziale; gli unici punti critici in merito riguardano la comunicazione delle informazioni sulla progressione della malattia e il modo in cui le varie équipe mediche condividono le informazioni tra loro. Tali risultati suggeriscono l’importanza di implementare alcuni accorgimenti a livello sanitario, tra cui lo sforzo di potenziare l’interazione con i familiari, ponendo maggiore attenzione anche alla comunicazione rispetto a cosa potrebbero aspettarsi nelle fasi più avanzate di malattia. Inoltre, lo studio sottolinea la necessità di mettere in campo interventi di supporto finalizzati ad accogliere e alleviare le preoccupazioni e il carico emotivo dei caregiver, oltre che trattamenti mirati agli aspetti specifici della DLB (per es. i sintomi autonomici) che impattano maggiormente sulla qualità della vita dei pazienti e di chi se ne prende cura.

Potete trovare maggiori informazioni a questo link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38617555/