Jack CR Jr et al. (2014)
Rates of β-amyloid accumulation are independent of hippocampal neurodegeneration.
Neurology. 

Il modello ipotetico dei biomarcatori dinamici predice che la positività ai biomarcatori per la malattia di Alzheimer segua un andamento temporale, secondo il quale nella fase preclinica della malattia si osserva precocemente amiloidosi cerebrale, seguita da neuro-degenerazione e infine dall’insorgenza dei primi sintomi clinici.
Il presente studio ha lo scopo di testare le predizioni del modello, monitorando nel tempo il tasso di neuro-degenerazione (variazione del volume ippocampale) e il tasso di accumulo di Beta-Amiloide (variazione del valore standardizzato di captazione dell’amiloide), in 252 soggetti cognitivamente integri, reclutati nell’ambito di uno studio longitudinale osservazionale sull’invecchiamento (Mayo Clinic Study of Aging).
Sono stati inclusi soggetti che avessero 2 o più valutazioni multimodali successive di diagnostica per immagini, così definite se Risonanza Magnetica e Pittsburgh compound B PET per l’amiloide erano state acquisite nella stessa occasione. I soggetti selezionati sono stati suddivisi in 4 gruppi in base al profilo dei biomarcatori presente alla baseline: 148 erano negativi per entrambi i biomarcatori (A-N-), 29 presentavano neuro-degenerazione in assenza di amiloidosi (A-N+), 56 presentavano solo amiloidosi (A+N-) e 19 erano positivi ad entrambi i biomarcatori (A+N+). Il tasso di accumulo di beta-amiloide è risultato significativamente maggiore nei soggetti positivi all’amiloide alla baseline (A+N- e A+N+), indipendentemente dalla presenza di neuro-degenerazione ippocampale. Il tasso di atrofia, invece, è risultato superiore nei soggetti positivi sia per amiloidosi che per neuro-degenerazione (A+N+), con incrementi maggiori nei casi che mostravano valori di volume ippocampale più patologici alla baseline. Questi risultati supportano l’ipotesi che il tasso di accumulo di beta-amiloide sia biologicamente indipendente dalla neuro- degenerazione collegata a tau, ma che allo stesso tempo la presenza di amiloidosi acceleri la neuro-degenerazione.

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