Carmichael O. et al. (2012)
Localized hippocampus measures are associated with Alzheimer pathology and cognition independent of total hippocampal volume.
Neurobiol Aging. 33:1124.e31-41.

Nel processo patologico della malattia di Alzheimer (AD) il danno dell’ippocampo (HP) è localizzato in specifiche sottoregioni e oggi siamo in grado di misurarne il volume su immagini di risonanza e magnetica. Tuttavia non è chiaro se queste misure localizzate forniscono informazioni indipendenti da quelle già fornite dalla misura di volume totale ippocampale.
Questo studio dimostra che la misura del volume di specifiche regioni ippocampali può aggiungere informazioni rilevanti e significative rispetto alla misure del volume totale dell’HP. In particolare lo studio ha valutato la forza di associazione tra le misure localizzate di atrofia ippocampale oppure il volume totale con le concentrazioni di beta amiloide e tau nel liquor e le prestazioni cognitive in un gruppo di 110 MCI, 54 AD e 55 soggetti cognitivamente sani.
Lo studio mostra che le singole regioni dell’ippocampo possono essere sensibili alla prima fase della cascata amiloide in misura maggiore rispetto ai macroscopici cambiamenti dell’intero HP. I ricercatori hanno infatti identificato un’associazione significativa tra le misure di specifiche regioni dell’ippocampo e le concentrazione di amiloide liquorale, mentre associazioni analoghe non sono state trovate con il volume totale dell’HP.
Alla luce della crescente evidenza che esiste una sequenza temporale di cambiamenti nei biomarcatori che segnano la progressione dell’ AD, questo risultato supporta la nozione che le misure localizzate HP possono identificare specifiche sottoregioni particolarmente vulnerabili alla patologia nelle sue prime fasi. È ipotizzabile che tali variazioni ippocampali localizzate possano precedere le variazioni del volume totale e seguire il progressivo accumulo di amiloide e tau cerebrale. Inoltre il fatto che tali variazioni siano state osservate in soggetti cognitivamente sani suggerisce che esse siano maggiormente associate all’accumulo di amiloide e non direttamente alla patologia mediata da tau.

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