A cura di Valentina Saletti

Il 28 settembre le case farmaceutiche Eisai e Biogen hanno annunciato in un comunicato stampa che dallo studio di fase III CLARITY AD sembrano emergere risultati positivi di efficacia del farmaco sperimentale lecanemab, un anticorpo anti-amiloide. Lo studio, randomizzato in doppio cieco, ha coinvolto 1.795 pazienti con deterioramento cognitivo lieve dovuto a malattia di Alzheimer (AD) o con AD lieve, con biomarcatori positivi per amiloide.
I risultati preliminari indicano che il trattamento con lecanemab – 10 mg/kg in infusione endovenosa ogni due settimane – riduce del 27% il declino clinico alla scala cognitiva e funzionale globale CDR-SB, rispetto al placebo, dopo 18 mesi di trattamento, oltre a determinare una riduzione del carico cerebrale di amiloide. Per quanto riguarda gli effetti collaterali, circa il 20% dei pazienti nel gruppo in trattamento ha sviluppato anomalie cerebrali evidenti alla risonanza magnetica (edema e microsanguinamenti), sintomatici solo nel 3% dei casi. Se questi risultati preliminari verranno confermati nelle analisi finali, questo potrebbe essere il primo trattamento anti-amiloide a dimostrare un forte segnale di miglioramento cognitivo in uno studio sperimentale. Le analisi dettagliate verranno presentate al congresso internazionale dei trial clinici per la AD che si terrà negli Stati Uniti alla fine di novembre. Le case farmaceutiche hanno annunciato che procederanno con la richiesta di approvazione di lecanemab alle agenzie regolatorie del farmaco negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa.

È possibile visionare il comunicato stampa al seguente link:

https://investors.biogen.com/news-releases/news-release-details/lecanemab-confirmatory-phase-3-clarity-ad-study-met-primary