A cura di Anna Mega

Molti studi hanno indagato il ruolo del gene APOE4 nell’incrementare il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer; al contrario, sono poche le ricerche che hanno rivolto l’attenzione all’effetto protettivo del gene APOE2. A farlo, sono stati gli autori di un recente studio pubblicato sulla rivista Neurology utilizzando un approccio di neuroimaging multimodale trasversale.

Gli stessi hanno acquisito i dati di neuroimmagine (PET con tracciante per l’amiloide; PET con fluorodesossiglucosio; risonanza magnetica) di 572 anziani: 176 cognitivamente integri e 396 con un declino cognitivo lieve ed hanno analizzato le potenziali differenze nei marcatori di neuroimmagine tra i portatori del gene APOE2 (APOE2-APOE3) e APOE3 (APOE3-APOE3). Gli autori hanno rilevato un effetto relativamente selettivo di APOE2 nel ridurre l’accumulo di amiloide durante l’invecchiamento cerebrale. I risultati hanno infatti evidenziato che i portatori di APOE2 presentano un minor deposito di amiloide nel precuneo e non mostrano il tipico incremento di amiloide correlato all’età. Nessuna differenza significativa è stata invece riscontrata tra i portatori di APOE2 e di APOE 3 per quanto concerne il volume ippocampale e il metabolismo parietale, mostrando un effetto negativo età-correlato.

È possibile visionare l’articolo originale al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28062720