A cura di Evita Tomasoni

I disturbi dell’udito e della vista si riscontrano più comunemente in persone affette da demenza che in persone cognitivamente sane. Questi disturbi influenzano negativamente la qualità di vita, il comportamento e la cognizione, oltre ad avere un maggior impatto sull’assistenza e sulle cure. Diversi studi hanno dimostrato che intervenire correggendo la vista o i disturbi dell’udito attraverso l’utilizzo di occhiali o di apparecchi acustici possa migliorare i risultati, ma spesso nelle persone affette da demenza l’aderenza all’utilizzo di tali dispositivi è bassa. Per questo motivo, la correzione della sola compromissione sensoriale può non essere sufficiente e possono essere necessari interventi diversificati. Un gruppo di ricercatori europei ha cercato di rispondere a questa necessità valutando l’efficacia di un Intervento Sensorialei n uno studio condotto su 19 pazienti affetti da demenza e i relativi caregiver. L’Intervento sensoriale comprendeva varie tipologie di trattamento tra cui: la valutazione e la gestione dei deficit sensoriali, il supporto personalizzato per l’utilizzo dei dispositivi, la formazione sulla comunicazione tra il caregiver e il paziente, aiuti supplementari per migliorare la funzione sensoriale nell’ambiente domestico e il supporto all’inclusione sociale attraverso hobby, interessi e gruppi sociali. I risultati di questo studio hanno mostrato un incremento significativo nella qualità di vita dei pazienti e nelle abilità sensoriali funzionali e un modesto miglioramento dei disturbi comportamentali, di autoefficacia e di soddisfazione relazionale. Per concludere, i dati hanno supportato l’efficacia dell’intervento mostrando che i pazienti affetti da demenza sono stati più impegnati socialmente, meno isolati e meno dipendenti dai caregiver migliorando le loro capacità funzionali e comunicative. Gli autori infine affermano che l’efficacia dell’intervento dovrà essere ulteriormente validata con uno studio più ampio, data l’esigua numerosità del campione.

L’articolo completo è consultabile al seguente link:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31713262