A cura di Lorenzo Pini
Cerebrovascular disease on brain networks in prodromal and clinical Alzheimer’s disease
Chong JSX, Liu S, Loke YM, Hilal S, Ikram MK, Xu X, Tan BY, Venketasubramanian N, Chen CL, Zhou J
Brain. 2017 Nov 1;140(11):3012-3022
La risonanza magnetica funzionale a riposo permette di studiare l’architettura funzionale del cervello umano identificando come diverse aree corticali e sottocorticali sono connesse e organizzate funzionalmente in specifiche reti cerebrali. Le alterazioni della connettività funzionale osservate in pazienti con malattia di Alzheimer (AD) in alcune di queste reti, come il default mode network (DMN) ed il network esecutivo (EN), stanno emergendo come possibile nuovo biomarcatore per questa patologia.
Recentemente, i ricercatori dell’Università Nazionale di Singapore hanno studiato le alterazioni di connettività funzionale in pazienti AD con e senza malattia cerebrovascolare associata (CVD). Lo studio ha coinvolto un totale di 188 soggetti con AD prodromico e clinico equamente suddivisi in 4 diversi gruppi sulla base della presenza/assenza di CVD e demenza (AD + CVD; AD; AD prodromico + CVD; AD prodromico). Nelle analisi è stato incluso anche un gruppo di soggetti di controllo (n=47).
Dai risultati sono emerse differenze nella connettività funzionale nei pazienti AD con e senza CVD, sia nelle fasi prodromiche che cliniche. Nello specifico, solamente nei pazienti AD senza CVD si è osservata una ridotta connettività funzionale nelle aree posteriori del DMN rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, sebbene entrambi i gruppi evidenziano una riduzione di connettività nelle aree parietali dell’EN, solamente i pazienti AD + CVD mostrano iperattivazione nelle aree frontali di questo network rispetto ai controlli. E’ importante notare che i pazienti nelle fasi prodromiche presentano anomalie di connettività simili.
La divergenza osservata nei cambiamenti di connettività funzionale potrebbe pertanto suggerire una differenza nei pazienti AD della patologia sottostante dipendente dalla presenza o assenza di CVD.
Per lo studio completo.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29053778