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A cura di Valentina Saletti
Come riportato in un articolo del Corriere della Sera dello scorso 6 settembre, il Prof. Guido Kroemer si è aggiudicato il premio internazionale “Lombardia è Ricerca”, un riconoscimento erogato da Regione Lombardia, che assegna un milione di euro alla migliore scoperta nell’ambito delle Scienze della vita. Quest’anno il tema era legato al cosiddetto healthy aging (invecchiamento sano). Kroemer, professore alla facoltà di medicina dell’Università di Paris Descartes e direttore del team di ricerca Apoptosis, Cancer and Immunity del French Medical Research Council, è impegnato da più di 14 anni nella ricerca sull’invecchiamento e sui meccanismi che possono rallentarlo. Lui stesso spiega che all’interno del corpo umano vi è un meccanismo, chiamato autofagia, con cui le cellule individuano i ‘rifiuti’ e li eliminano. Oltre ad aver individuato una serie di sostanze naturali e farmacologiche in grado di indurre questo meccanismo, i suoi studi dimostrano come la riduzione delle calorie assunte quotidianamente ne determini l’attivazione e porti, quindi, all’eliminazione dei ‘rifiuti’ considerati dannosi per la nostra salute. Insomma, sembrerebbe che mangiando di meno si percorra la strada della longevità.
I candidati in gara per aggiudicarsi il premio erano 179 e il Prof. Kroemer è stato scelto da una giuria composta da 15 “top Scientist” di livello internazionale, tra cui il Prof. Giovanni Battista Frisoni, responsabile della U.O. Neuroimmagine ed Epidemiologia Alzheimer dell’IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia. È la prima volta che il premio viene assegnato ad un ricercatore straniero, tuttavia il 70% dell’importo dovrà essere investito in progetti di ricerca da svolgersi in collaborazione con i centri di eccellenza lombardi.
Nell’articolo del Corriere della Sera, il Presidente della Regione, Attilio Fontana ha dichiarato che “Come Regione, nell’ambito delle nostre disponibilità economiche, cerchiamo di riservare grande attenzione alla ricerca e all’innovazione: dobbiamo far capire al nostro Paese che sono la base del nostro futuro”.
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