A cura di Daniele Altomare

Lo scorso 19 ottobre il giornale Tribune de Genève, quotidiano di Ginevra, ha pubblicato un’intervista al professor Giovanni Frisoni. Il messaggio principale che il prof. Frisoni ha voluto trasmettere è di non essere allarmisti: “Le sviste e le dimenticanze fanno parte della vita. Il cervello non riesce a ricordare tutto. Se ne fosse in grado, avremmo un teschio grande quanto il server di Google! E quindi è normale dimenticare, a qualsiasi età”. Tuttavia, è altrettanto vero che non vanno sottovalutare le dimenticanze di interi episodi di vita vissuta: un film visto con i figli o un viaggio di una settimana in Australia. In questo caso è lecito allarmarsi. E solo una visita specialistica potrà chiarire se queste dimenticanze siano dovute ad una malattia neurodegenerativa o ad altra causa. Tra le malattie neurodegenerative, il prof. Frisoni parla della malattia di Alzheimer, in cui viene danneggiata la capacità di registrare nuovi eventi (a causa principalmente della compromissione di ippocampo e corteccia entorinale); la degenerazione frontotemporale, che colpisce linguaggio e comportamento; e la malattia cerebrovascolare, causata dalla riduzione dell’afflusso di sangue nei grandi o piccoli vasi del cervello. Infine, le principali raccomandazioni del prof. Frisoni riguardano principalmente uno stile di vita sano: corretta alimentazione, attività fisica, stimolazione cognitiva ed evitamento di sostanze tossiche (tra cui fumo ed alcol) non impediscono lo sviluppo della malattia, ma possono ritardarne, anche di molto, l’insorgenza. Di seguito il link all’intervista (in Francese).

http://www.24heures.ch/sante/sante/Face-a-l-alzheimer-ne-soyons-pas-fatalistes/story/15621029