L’obiettivo dello studio è stato quello di investigare l’esistenza di un’associazione tra il fitness cardiorespiratrorio (CR) e l’atrofia cerebrale durante un periodo di due anni di osservazione in 53 soggetti anziani sani e in un gruppo di 37 pazienti affetti da malattia di Alzheimer (AD) in fase lieve. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni cliniche e cognitive, esercizi fisici e risonanza magnetica (MRI) sia all’inizio dello studio che due anni più tardi. I risultati hanno mostrato che nei pazienti AD già in partenza il fitness CR era inferiore; inoltre, un basso livello di fitness CR è risultato associato alla gravità della demenza ed alla sua progressione durante lo studio, oltre che all’atrofia cerebrale, localizzata in special modo nella zona paraippocampale. Anche negli anziani sani, un profilo di fitness CR più basso era associato ad un lieve declino cognitivo, oltre che all’atrofia cerebrale. In conclusione, lo studio dimostra la forte associazione tra il malessere cardiorespiratorio e la progressione del deterioramento cognitivo.