Heister D. et al. (2011)
Predicting MCI outcome with clinically available MRI and CSF biomarkers.
Neurology. 77:1619-1628. 

L’obiettivo di questo studio è stato quello di identificare l’abilità che marcatori clinici, strutturali di risonanza magnetica e liquorali hanno nell’identificare la malattia di Alzheimer (AD) ad uno stadio pre-clinico di malattia. 192 pazienti con decadimento cognitivo sono stati stratificati in due gruppi, a rischio “positivo” o “negativo” sulla base: (i) del grado di decadimento ad un test di memoria a breve termine (ii) del grado di atrofia cerebrale medio-temporale (iii) del livello dei bio-marcatori liquorali. I pazienti sono stati inoltre stratificati sulla base di una combinazione di fattori di rischio. I risultati hanno mostrato che valutando separatamente i fattori di rischio, i pazienti del gruppo a rischio “positivo” hanno un maggiore rischio di convertire ad AD entro tre anni rispetto a quelli del gruppo “negativo”. La presenza concomitante di 2 fattori di rischio è inoltre associata ad un rischio pari all’85% di conversione ad AD entro 3 anni rispetto ad un rischio del 5% per coloro che non presentano almeno due fattori di rischio. Infine la presenza di atrofia cerebrale medio-temporale è associata ad una minore sopravvivenza anche senza che si sviluppi l’AD.

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