Barral S. et al. (2014)
Common Genetic Variants on 6q24 Associated With Exceptional Episodic Memory Performance in the Elderly.
JAMA Neurol.
Il Long Life Family Study (LLFS) è uno studio collaborativo internazionale (Stati Uniti e Danimarca) per il quale sono stati raccolti i dati demografici, clinici e i campioni di sangue di 554 famiglie, selezionate sulla base della presenza di almeno 2 individui ultraottantenni in buona salute, allo scopo di rilevare le componenti genetiche e familiari coinvolte nella longevità e nell’invecchiamento sano.
Scopo del presente studio è stato quello di identificare nello specifico quali siano le varianti genetiche che influenzano la performance cognitiva in compiti di memoria episodica, tramite analisi di linkage genome-wide. Sono stati selezionati 467 partecipanti allo studio LLFS, appartenenti alle 18 famiglie nelle quali almeno 2 discendenti mostravano il fenotipo di interesse definito dagli autori “exceptional episodic memory” (EEM), caratterizzato da una performance ai test di memoria episodica particolarmente brillante (punteggio maggiore di 1.5 deviazioni standard rispetto alla media del campione LLFS).Tramite analisi di linkage genome-wide è stato rilevato un collegamento tra il fenotipo EEM e una regione sul cromosoma 6q24. È stata quindi testata l’associazione tra la performance di memoria episodica e i polimorfismi di singoli nucleotidi (SNP) all’interno della regione identificata, utilizzando 4 campioni indipendenti allo scopo di generalizzare i risultati alla popolazione generale ed è stata confermata una associazione significativa tra memoria episodica e una regione in 6q24 che include il SNP rs6902875. Tale associazione risultava particolarmente accentuata negli individui che non avevano la variante e4 del genotipo APOE. Lo studio ha quindi permesso di identificare specifici loci nella regione cromosomica 6q24 associati alle capacità mnesiche, confermando il dato anche in campioni indipendenti.
L’identificazione dei geni responsabili di performance cognitive particolarmente brillanti potrebbe portare alla progettazione di interventi per l’innalzamento e la conservazione delle funzioni cognitive.