Erickson KI et al. (2010)
Physical activity predicts gray matter volume in late adulthood: the Cardiovascular Health Study.
Neurology. 75:1415-1422. 

Da tempo si ipotizza che praticare un’attività fisica costante faccia bene non solo al corpo, ma anche al cervello, tuttavia non esistevano studi longitudinali che lo dimostrassero. Partendo da questi presupposti è stata condotta negli Stati Uniti una ricerca che ha coinvolto 299 persone sane dai 65 anni in su. I partecipanti sono stati monitorati per 13 anni durante i quali è stato chiesto loro di indicare la durata e la frequenza dell’attività fisica che svolgevano e di sottoporsi a risonanza magnetica periodicamente. I risultati hanno dimostrato che a distanza di nove anni, le persone che camminavano di più avevano un volume cerebrale maggiore rispetto ai più “pigri” e questo dato era associato ad un rischio minore di sviluppare un deterioramento cognitivo. Quattro anni dopo, infatti, i due terzi dei partecipanti aveva prestazioni cognitive nella norma e solo un terzo aveva sviluppato decadimento cognitivo.

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