A cura di Monica Almici
Kaur A, Nigam K, Bhatnagar I, Sukhpal H, Awasthy S, Shankar S, Tyagi A, Dang S.
Treatment of Alzheimer’s diseases using donepezil nanoemulsion: an intranasal approach.
Drug Deliv Transl Res. 2020 Dec;10(6):1862-1875. doi: 10.1007/s13346-020-00754-z.
Il farmaco Donepezil è un inibitore dell’enzima acetilcolinesterasi in grado di aumentare la concentrazione di acetilcolina nel cervello e agire come fattore protettivo nei confronti della neuroinfiammazione cerebrale. Esso rappresenta attualmente il farmaco d’elezione per il trattamento sintomatico della malattia di Alzheimer.
La via di somministrazione con cui viene commercializzato è quella orale, la quale tuttavia provoca significativi effetti collaterali gastrointestinali e, in quanto composto idorfilico, fatica a superare la barriera ematoencefalica ed a colpire i target cerebrali.
La via intravenosa è stata testata quale forma farmaceutica alternativa ma i risultati non sono stati promettenti, dato che il farmaco fatica ad arrivare nel cervello e viene assorbito soprattutto in organi periferici quali il fegato e lo stomaco.
Gli autori del presente lavoro hanno preparato una nanoemulsione (NE) di olio in acqua caricata con donepezil per esplorare una terza via di somministrazione, quella intranasale. La NE è stata preparata utilizzando labrasol (10%), cetilpiridinio cloruro (1% in 80% di acqua) e glicerolo (10%), con una concentrazione di farmaco di 1 mg / ml; sono stati condotti studi in vitro per osservare le modalità di rilascio del farmaco ed in vivo sui ratti al fine di comprendere il percorso della NE dal naso al cervello.
Gli studi in vitro hanno mostrato un rilascio massimo del 99,22% in un lasso di tempo di 4 ore in soluzione salina tamponata con fosfato, del 98% in 2 ore nel liquido cerebrospinale artificiale e del 96% in 2 ore in un preparato che simula il liquido nasale. La formulazione sviluppata non ha provocato alcun impatto sulla morfologia delle cellule, e la scintigrafia ha mostrato un massiccio assorbimento della NE nel cervello, maggiore sia alla via di somministrazione orale che a quella intravenosa.
I risultati suggeriscono che la nanoemulsione caricata con donepezil cloridrato potrebbe servire come nuovo approccio di somministrazione di questo farmaco per il trattamento dell’Alzheimer, non essendo tossica per i neuroni e rappresentando una facile via di accesso al cervello.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32297166/
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