A cura di Roberta Baruzzi
Nei pazienti con diagnosi di Alzheimer (AD) si sono riscontrati maggiori disfunzioni a carico dell’olfatto rispetto al resto della popolazione anziana.
Non riuscire a distinguere accuratamente gli odori sembra infatti essere correlato ad un rischio raddoppiato di diagnosi di AD. Questo è quanto riportano Pinto e colleghi della University of Chicago in un recente studio longitudinale all’interno del National Social Life, Health, and Aging Project. Un campione rappresentativo di 2.906 anziani sani tra i 57 e gli 85 anni è stato chiamato ad effettuare un test dell’olfatto, il quale prevedeva di riconoscere e distinguere 5 odori diversi presentati attraverso appositi strumenti (Sniffin’ Sticks) associandoli poi all’immagine o alla parola corretta. Gli stessi soggetti sono stati successivamente intervistati a distanza di 5 anni riguardo il proprio stato di salute. Dalle analisi effettuate è emerso che tra gli anziani che avevano mostrato di avere maggiori difficoltà olfattive la percentuale di malati di AD era doppia rispetto a coloro che avevano superato il test dell’olfatto.
L’articolo originale di riferimento è disponibile al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28944467