In un recente studio pubblicato sul FASEB Journal, alcuni ricercatori della California hanno indagato gli effetti dell’assunzione di omega-3 e antiossidanti sui processi infiammatori e di fagocitosi della beta-amiloide.
Lo studio pilota ha coinvolto 29 partecipanti: dodici pazienti con deterioramento cognitivo lieve (MCI), due soggetti con riscontro soggettivo di disturbi di memoria (pre-MCI) e sei con Alzheimer (AD). Questi hanno assunto giornalmente, per un periodo di 17 mesi, una bevanda ricca di omega-3 e antiossidanti. Ad essi sono stati affiancati tre pazienti con Alzheimer e sei soggetti cognitivamente integri, non sottoposti al trattamento. Risultati significativi sono emersi nel gruppo dei pre-MCI e MCI. Nello specifico, nel corso del tempo si sono osservati un aumento nella fagocitosi della beta-amiloide e una modulazione dei processi infiammatori; inoltre anche il funzionamento cognitivo globale, valutato attraverso il Mini Mental State Examination, si è mantenuto costante. Sarà tuttavia necessaria la conduzione di studi clinici controllati per poter confermare questi risultati.
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