Uno studio del Mayo Clinic College di medicina, pubblicato su Nature Genetics, riporta che le donne avrebbero un rischio maggiore di sviluppare la malattia di Alzheimer rispetto agli uomini. La causa sarebbe da identificarsi in una particolare variante del gene PCDH11X, che nel sesso femminile sarebbe espresso in doppia coppia nel cromosoma X mentre in quello maschile in una sola. Tale variante sembra essere collegata al rischio di ammalarsi, che aumenta in modo considerevole per le donne con due copie del gene, ognuna delle quali ereditate da ciascun genitore, rispetto agli uomini e alle donne che presentano solo una copia di questa variante del gene, per cui l’aumento del rischio non era statisticamente rilevante. Il gene PCDH11X controlla la produzione di una proteina, la protocaderina, che aiuta le cellule del sistema nervoso centrale a comunicare tra loro. La scoperta di un nuovo gene collegato alla malattia, il primo ad avere un effetto specifico sul sesso, ha implicazioni significative per il progresso nella ricerca continua di una cura per la Malattia di Alzheimer. E’ probabile che molti geni contribuiscano al rischio di sviluppare questa patologia, anche se l’età resta il fattore più forte ad oggi.