A cura di Valentina Saletti
Association of Hearing Aids and Cochlear Implants With Cognitive Decline and Dementia: A Systematic Review and Meta-analysis.
JAMA Neurol. 2022 Dec 5. doi: 10.1001/jamaneurol.2022.4427. Epub ahead of print. PMID: 36469314.
Negli ultimi anni sono state pubblicate evidenze scientifiche circa il ruolo di alcuni fattori di rischio nello sviluppo della demenza, quale ad esempio la perdita di udito. Tale perdita colpisce gran parte della popolazione anziana e spesso è trattabile con apparecchi acustici. Tuttavia non è chiaro se esista un’associazione tra l’utilizzo di supporti acustici (apparecchi e impianti cocleari) e il declino cognitivo e la demenza.
Gli autori di questo studio hanno revisionato gli articoli scientifici pubblicati fino a luglio 2021 che indagavano l’effetto dei trattamenti di correzione dell’ipoacusia sul declino cognitivo e sulla demenza in pazienti con perdita di udito. Alcuni studi osservazionali hanno evidenziato che i supporti acustici possono limitare sia il declino cognitivo che l’insorgenza di demenza. Tuttavia non tutti hanno mostrato chiari benefici; ciò potrebbe essere attribuito ad inizio tardivo o ad incostanza nell’utilizzo dei dispositivi. Analizzando sia i punteggi alle scale cognitive che i dati longitudinali per determinare la correlazione tra l’utilizzo di apparecchi acustici e il declino cognitivo nel lungo termine, è emerso che l’uso di questi supporti nei partecipanti con perdita di udito è associato ad una riduzione del 19% del rischio di declino cognitivo a lungo termine. Inoltre l’utilizzo di questi dispositivi è correlato ad un miglioramento del 3% nei punteggi ai test cognitivi di valutazione globale della memoria a breve termine.
Nonostante queste evidenze, i benefici dell’utilizzo di tali strumenti andrebbero ulteriormente approfonditi attraverso studi randomizzati.
È possibile visionare l’articolo originale al seguente link: