Aisen PS et al. (2008)
High-dose B vitamin supplementation and cognitive decline in Alzheimer disease: a randomized controlled trial.
JAMA. 300(15):1774-83.
Evidenze mostrano alti livelli di omocisteina nei malati di Alzheimer. Dato il suo coinvolgimento nei meccanismi neuropatologici,
l’iperomocisteina potrebbe contribuire alla patofisiologia della malattia di Alzheimer per mezzo di meccanismi vascolari e neurotossici. Anche in assenza di una deficienza vitaminica, i livelli di omocisteina possono essere ridotti dall’assunzione di alte dosi di integratori di acido folico e di vitamina B6 e B12. Gli studi che hanno indagato il ruolo che la vitamina B ha nel ridurre i livelli di omocisteina nei malati di Alzheimer non hanno avuto una durata sufficiente per valutarne l’effetto sul declino cognitivo. Obbiettivo di questo studio è stato quello di determinare l’efficacia che il trattamento con integratori di vitamina B ha sulla malattia di Alzheimer. Lo studio è stato condotto per due anni, su 340 pazienti con un grado di malattia da lieve a moderato. Il 40% dei pazienti hanno ricevuto il dosaggio placebo, mentre il 60% sono stati trattati con alte dosi di integratori di acido folico, e vitamina B. Come fattore di outcome principale è stato considerato il cambiamento della prestazione cognitiva misurato con l’Alzheimer’s Disease Assesment Scale (ADAScog). Nonostante il trattamento con integratori di vitamina sia stato efficace nel ridurre i livelli di omocisteina, non ha però portato alcun effetto benefico sulle prestazioni cognitive dopo 18 mesi di trattamento. Inoltre tra i pazienti trattati, molti hanno iniziato ad avere sintomi depressivi.