Esistono diversi fattori di rischio e di protezione per lo sviluppo di demenza. Tra i fattori di protezione sono stati individuati: l’assenza di famigliari che hanno sofferto la malattia e il possedere un particolare genotipo, seguire la dieta Mediterranea, praticare attività fisica, avere un’alta scolarità, svolgere attività stimolanti per il cervello ed il trattamento di problemi cardiovascolari. Come indici di rischio sono invece da considerarsi il fatto di avere in famiglia persone affette da AD e particolari fattori genetici, l’avere una bassa scolarità, seguire una dieta ipercalorica e praticare una scarsa attività fisica e mentale. Inoltre l’età elevata ed il sesso (per le donne il rischio di sviluppare una demenza è maggiore rispetto agli uomini), l’aver sofferto di depressione anche molti anni prima rispetto all’età d’insorgenza della demenza, avere nel sangue alti livelli di una particolare proteina (CRP) e di omocisteina; il fumo, il diabete, soffrire di ipercolesterolemia e ipertensione, avere subito traumi cranici e l’obesità.
Alcuni ricercatori della Saint Louis University, stanno lavorando allo sviluppo di un indice di rischio (DRI). Questo indice indicherebbe un punteggio sulla base dei fattori di protezione e di rischio di ciascun individuo, con l’obiettivo di poter controllare i fattori modificabili non solo in pazienti già affetti da demenza, ma anche tra i loro famigliari. Questo indice è ancora in fase di costruzione, in quanto è ancora da chiarire l’ordine d’importanza tra le diverse variabili. Tuttavia è importante sottolineare che, come già detto, essendo alcuni di questi fattori modificabili, è possibile agire da subito su di essi, in modo da ritardare o addirittura diminuire il rischio di sviluppare una demenza.