De Dionigi E. (2012)
Prima di volare via. Quello che l’Alzheimer non ci può rubare.
Magenta La Memoria del Mondo.
Elena De Dionigi scrive questo testo partendo dall’esperienza reale della patologia del padre malato di Alzheimer intrecciandovi però anche elementi fantastici. La narrazione si svolge a Camelot (Residenza Sanitaria Assistita) dove gli ospiti, cavalieri e dame erranti, hanno subito un malefizio (malattia di Alzheimer). Nel descrivere la complessità legata a questa condizione uno degli aspetti su cui si sofferma l’autrice è l’accettazione in quanto “quando la mente avvizzisce, lentamente, giorno dopo giorno, una delle difficoltà maggiori per chi le sta accanto è accettare: accettare non la malattia, ma il fatto che quella persona diventi, poco a poco, un’altra persona. Le malattie si affrontano, con tenacia, con rassegnazione, con la forza della disperazione, talvolta con rabbia. Ma una persona amata che svanisce davanti ai tuoi occhi senza che tu possa fare nulla per trattenerla, questo è molto difficile da accettare….è come se ci fosse un’altra persona che tu non riconosci dentro le sembianze di una che ami”. Nel testo trovano spazio anche le storie di altre dame e cavalieri ognuno con la propria peculiarità e il proprio modo di vivere la malattia. Filo conduttore è la ricerca e il riconoscimento di “Quello che l’Alzheimer non ci può rubare”.