Kajiyama B. et al. (2013)
Exploring the effectiveness of an Internet-based program for reducing caregiver distress using the Icare Stress Management e-Training Program.
Aging Ment Health. 17:544-554.

Numerose ricerche hanno dimostrato che chi assiste una persona malata di Alzheimer (caregiver) può avere conseguenze negative sulla salute fisica e mentale. Ad esempio, si possono manifestare: riduzione del senso di benessere, aumentato isolamento sociale e maggior rischio di sviluppare depressione. Gli autori di questo articolo si propongono di verificare se un programma online (iCare) può aiutare i caregiver ad acquisire un bagaglio di competenze che permetta loro di gestire più efficacemente lo stress dovuto alla gestione del proprio familiare malato. Il training prevedeva diverse sezioni: informazioni sulla demenza, gestione dello stress, apprendimento di tecniche di rilassamento, attività piacevoli, acquisizione di nuove capacità di comunicazione, gestione dei comportamenti difficili, abitudini salutari e pianificazione del futuro. Caratteristica fondamentale del programma iCare è la modalità dinamica di presentazione dei contenuti ottenuta attraverso video che mostrano come applicare le varie competenze presentate. Gli autori hanno confrontato i caregiver che si sono sottoposti a questo training con un altro gruppo di familiari, a cui però sono state fornite informazioni basate “sullo stato dell’arte” delle conoscenze sulla malattia, senza uno specifico format volto ad aumentare lo sviluppo di specifiche abilità nel gestire lo stress dovuto all’assistenza. I risultati hanno mostrato che i caregiver che hanno partecipato al programma iCare hanno avuto un miglioramento rispetto al livello di stress, ai sintomi depressivi e alla qualità di vita percepita anche se l’interazione nel tempo di questi fattori non si è mostrata significativa. In conclusione, un programma di training online potrebbe essere utile ai caregiver ma, per ampliare il beneficio ottenuto, sarebbe opportuno integrarlo con la possibilità di contatto con l’equipe di riferimento in modo che i famigliari possano essere maggiormente aiutati a calare le competenze apprese nella propria realtà quotidiana.

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