A cura di Anna Mega
È noto come svolgere regolarmente attività fisica decrementi il rischio di demenza. Non è tuttavia chiaro quale sia il livello di attività ottimale per prevenire tale rischio. Ad indagarlo è stato uno studio pubblicato su JAMA Network Open che ha rapportato la “dose” di attività fisica giornaliera al volume cerebrale totale. Con l’ausilio di un accelerometro è stata così monitorata per quattro anni l’attività fisica di 2354 persone – senza deficit cognitivi e con un’età media pari a 53 anni – che ne registrava il numero di passi effettuati quotidianamente nonché l’intensità dell’attività (leggera; da moderata a vigorosa); i partecipanti sono inoltre stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale. I risultati hanno mostrato come non sia necessario svolgere un’attività fisica intensa per preservare il benessere del nostro cervello. Si è infatti osservato come il coinvolgersi in una attività fisica incrementale leggera, come una semplice passeggiata, o compiere più passi al giorno sia associato ad un maggior volume cerebrale: a livello globale, ogni ora aggiuntiva di attività manterrebbe il cervello più giovane di circa un anno e ancor più in coloro che effettuano almeno diecimila passi al giorno, rispetto a coloro che ne realizzano meno di cinquemila. Questo studio dimostra quindi quanto sia importante limitare la vita sedentaria per rallentare l’invecchiamento cerebrale.
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