Carmichael O. et al. (2010)
Longitudinal changes in white matter disease and cognition in the first year of the Alzheimer disease neuroimaging initiative.
Arch Neurol. 67:1370-1378.
Diversi studi hanno suggerito che le iperintensità della sostanza bianca (WMHs) siano associate ad una ridotta prestazione cognitiva nelle persone anziane, e quindi potrebbero costituire un marcatore di declino cognitivo. Tuttavia bisogna studiare l’andamento temporale delle WMHs in relazione al declino cognitivo. Questo studio ha valutato la significatività delle WMHs come predittori di cambiamento cognitivo e la forza dell’associazione tra il carico di WMHs e la prestazione cognitiva misurate nel tempo in un gruppo di 804 soggetti anziani (224 controlli, 391 con deterioramento cognitivo lieve e 189 pazienti Alzheimer). I risultati mostrano che un elevato carico di lesioni della sostanza bianca alla baseline è correlato ad un maggiore grado di declino cognitivo annuale, allo stesso modo elevati carichi di WMHs ai follow-up si associano a maggiore declino cognitivo nel tempo. Infine, fattori di rischio quali l’età avanzata, problemi cardiovascolari, e scarso livello cognitivo si associano ad un maggiore carico di WMHs alla baseline. E’ utile tenere in considerazione il carico di WMHs come predittore di futuro declino cognitivo e come fattore di interesse negli studi clinici per il trattamento della malattia di Alzheimer.