A cura di Valentina Nicolosi
La proteina beta-amiloide è una sostanza neurotossica che forma numerose placche senili, caratteristiche della malattia di Alzheimer e responsabili della distruzione delle sinapsi cerebrali.
Un recente studio condotto da ricercatori statunitensi ha rilevato un’associazione tra abituale assunzione di alimenti ad alto indice glicemico, amiloidosi cerebrale e prestazioni cognitive.
I ricercatori hanno arruolato 128 soggetti cognitivamente sani che seguivano una dieta ad alto carico glicemico, ossia con elevato consumo di zuccheri, carboidrati ed alimenti ad alto carico glicemico.
I partecipanti sono stati sottoposti ad una valutazione neuropsicologica e a PET con florbetapir F-18, per misurare il carico di amiloide nel cervello.
I risultati hanno evidenziato che i partecipanti che presentavano un alto carico di amiloidosi riportavano un maggior indice glicemico e una maggiore assunzione di zuccheri e carboidrati, rispetto agli altri partecipanti. Analogamente, i soggetti con peggiori performance cognitive riferirono un maggior consumo di zuccheri.
Lo studio quindi suggerisce che una dieta ad alto indice glicemico sia associata a maggiore accumulo di beta amiloide nel cervello. In sostanza, la dieta può incidere sullo stato di salute del nostro cervello e sul successivo rischio di malattia di Alzheimer. L’alimentazione è quindi un fattore modificabile su cui possiamo intervenire per prevenire l’insorgenza della malattia.
Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29070566
il diabete allora favorisce l’insorgenza della malattia di Alzheimer?