Vemuri P. et al. (2011)
Cognitive reserve and Alzheimer’s disease biomarkers are independent determinants of cognition.
Brain.
L’obiettivo di questo studio è stato quello di indagare l’influenza che alcune componenti di riserva cognitiva, come il livello di scolarità ed il successo lavorativo, possono avere nel modificare la relazione tra i marcatori biologici di patologia per la malattia di Alzheimer (AD) e le prestazioni cognitive. I biomarcatori presi in considerazione sono: l’atrofia misurata attraverso immagini di risonanza magnetica, i livelli di proteina Abeta e Tau nel liquor ed il carico di lesioni della sostanza bianca. Nello studio sono stati arruolati 109 controlli sani, 192 pazienti con decadimento cognitivo lieve (MCI) e 98 pazienti con AD. È stata eseguita un’approfondita batteria di test neuropsicologici ed è stato somministrato “l’America National Adult Reading Test (AMNART)”: il numero di errori a questo test è stato usato come misura di arricchimento ambientale fornito dal livello di scolarità e dal successo lavorativo. I risultati hanno messo in evidenza che per quanto riguarda il gruppo di soggetti cognitivamente integri, la variabilità nelle prestazioni cognitive è spiegata parzialmente dall’AMNART ma non dai marcatori biologici per la malattia di AD. Nel gruppo di soggetti con declino cognitivo (MCI ed AD) sia i punteggi all’AMNART che i biomarcatori di AD erano indipendentemente associati con le performance cognitive e funzionali.