Gardner RC et al. (2014)
Dementia Risk After Traumatic Brain Injury vs Nonbrain Trauma: The Role of Age and Severity.
JAMA Neurol. 

Questa studio tenta di fare chiarezza tra i risultati contrastanti presenti in letteratura in merito alla possibilità che il trauma cranico (TBI) sia un fattore di rischio per lo sviluppo successivo di demenza. Gli Autori mirano a quantificare il rischio di sviluppare demenza tra adulti che hanno avuto un TBI recente, confrontandoli con coloro che hanno subito un trauma non cerebrale (ad esempio fratture), confrontando anche l’influenza di età e gravità del TBI. Questo studio restrospettico ha raccolto informazioni su 164661 pazienti al di sopra dei 55 anni che hanno subito un trauma, di cui 51799 (32%) di tipo cerebrale. Nel corso dei follow-up, la cui durata media è stata di 6 anni, il 8.4% dei pazienti con TBI aveva ricevuto una diagnosi di demenza, contro il 5.9% dei pazienti con trauma non cranico. Il TBI risulta quindi un fattore che aumenta il rischio di sviluppare demenza (hazard ratio=1.46). Nelle analisi stratificate per età e gravità del TBI, si è visto che il grado moderato-severo era associato ad un aumento del rischio di demenza in tutte le età, mentre il TBI lieve risulta un fattore di rischio importante all’aumentare dell’età. Si conclude quindi che i soggetti adulti che hanno subito un TBI lieve-moderato dai 55 anni in su, o un TBI lieve oltre i 65 anni hanno un rischio aumentato di sviluppare demenza negli anni successivi.

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