Lemuri P. et al. (2009)
MRI and CSF biomarkers in normal, MCI, and AD subjects. Predicting future clinical change.
Neurology. 73:294-301

I fattori patogenetici della demenza di Alzheimer (AD) si sviluppano molti anni prima della sua manifestazione clinica per cui è fondamentale disporre di marcatori che consentano di identificare le persone a rischio. In questo recente studio è stata valutata la capacità dei marcatori strutturali (atrofia cerebrale misurata tramite la risonanza magnetica, MRI) e liquorali (concentrazione delle proteine tau totale, Aβ1-42 e phosphotau) di predire il tempo di conversione dallo stadio di deterioramento cognitivo lieve (MCI) ad AD, indagando anche la relazione esistente tra i marcatori e i successivi cambiamenti cognitivi e funzionali in soggetti sani e con AD.
I risultati mostrano che i marcatori strutturali e liquorali risultano indipendentemente associati al futuro declino cognitivo e funzionale pur essendo l’atrofia misurata con l’MRI un predittore lievemente migliore rispetto ai marcatori liquorali. Entrambi forniscono informazioni riguardo al tempo di conversione da MCI a demenza per cui è consigliabile un uso combinato degli stessi come marcatori di progressione.