A cura di Daniele Orlandi
Da alcuni anni a questa parte si è capito che le esperienze accumulate durante la vita creano una riserva cognitiva da cui attingere energie durante l’invecchiamento e l’anzianità. Per comprendere se esistono dei fattori capaci di influenzare le nostre abilità mentali, un team di ricercatori europei ha condotto uno studio su una popolazione di persone anziane sane e con malattia di Parkinson. La ricerca ha messo in evidenza che le difficoltà dovute all’invecchiamento possono essere contrastate in base alla propria condotta. In particolare, elevati livelli di educazione, una professione stimolante, aver coltivato hobby e interessi e aver praticato attività fisica durante la vita, sono elementi che condizionano la nostra riserva cognitiva e che ci permettono di ricordare più a lungo anche quando è presente atrofia cerebrale. Questa scoperta mette in risalto il fatto che tenere la mente attiva e allenata può aiutare a ritardare gli effetti dell’invecchiamento e proteggerci da eventuali patologie neurodegenerative.
Potete trovare ulteriori informazioni all’articolo originale al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27686164