Balbag MA et al. (2014)
Playing a Musical Instrument as a Protective Factor against Dementia and Cognitive Impairment: A Population-Based Twin Study
Int J Alzheimers Dis. 2014:836748
Parte della ricerca scientifica riferita alla demenza si sta concentrando considerevolmente sui fattori in grado di esercitare una funzione protettiva contro l’insorgenza di malattie neurodegenerative connesse all’età, quali appunto la demenza. A tale proposito un recente studio ha indagato la correlazione tra suonare uno strumento musicale in età adulta e la comparsa di demenza o di decadimento cognitivo. Sono stati presi in considerazione come soggetti sperimentali persone appartenenti a coppie di gemelli dai 65 anni in su con diagnosi discordante di funzionamento cognitivo. Un gemello doveva risultare affetto da demenza o da decadimento cognitivo e l’altro doveva essere assolutamente sano dal punto di vista mentale. Sono state tenute sotto controllo variabili sperimentali quali età, sesso, anni d’istruzione e attività fisica, focalizzandosi così unicamente sull’impegno nel suonare uno strumento come possibile fattore associato a determinati esiti cognitivi. In 27 coppie su 157 prese in considerazione, almeno un partner era un musicista. Nello specifico, sono stati reputati musicisti solo coloro che suonavano frequentemente o occasionalmente uno strumento musicale al momento della selezione dei soggetti o al massimo entro i 5 anni precedenti l’avvio della ricerca. E’ emerso come in 17 coppie su 27 il partner musicista fosse proprio il gemello cognitivamente sano. In tal modo è stato possibile dimostrare quanto il fatto di suonare uno strumento in età adulta sia significativamente associato ad una minore probabilità di comparsa di decadimento cognitivo; un musicista ha, infatti, il 64% di probabilità in meno di sviluppare demenza. Nonostante non sia stata indagata la frequenza con cui venissero suonati i vari strumenti dai soggetti e da quale età essi avessero iniziato a farlo, i risultati rilevati suggeriscono l’importanza di approfondire ulteriormente lo studio sui fattori protettivi connessi alla demenza ed in particolar modo il ruolo rilevante che potrebbe avere, a livello di benessere cognitivo, il fatto di coltivare un hobby in età adulta quale appunto quello musicale.