Crary JF et al. (2014)
Primary age-related tauopathy (PART): a common pathology associated with human aging.
Acta Neuropathol. 2014 Oct 28. 

Nel presente consensus paper è stato proposto l’utilizzo del termine “primary age-related tauopathy (PART)” per rendere conto dei casi in cui si rileva neurodegenerazione guidata dalla proteina Tau in assenza di amiloidosi cerebrale, allo scopo di favorire l’affermarsi di una struttura concettuale per lo studio clinico e neuropatologico di questa tipologia di pazienti. Gli autori suggeriscono di utilizzare il termine PART per descrivere un continuum patologico, che va dalla presenza di tangles neurofibrillari focali osservati in anziani che non avevano sviluppato deficit cognitivi, fino ai cambiamenti patologici osservati post-mortem nel cervello di pazienti dementi ai quali ci si riferisce tuttora con etichette variabili e aspecifiche, come per esempio “demenza senile” o “demenza senile del tipo dei tangles neurofibrillari”. La presenza di tauopatia in assenza di amiloidosi è stata osservata sia in studi autoptici che in ricerche cliniche tramite l’utilizzo di biomarcatori, nelle quali è stato introdotto il termine “suspected non-Alzheimer pathophysiology (SNAP)” per identificare i pazienti con deficit cognitivo o demenza, che presentano positività ai biomarcatori di neurodegenerazione ma sono negativi per la presenza di beta-amiloide. Dal punto di vista clinico questi pazienti generalmente mostrano un declino cognitivo meno rapido rispetto ai pazienti che presentano un quadro tipico di probabile malattia di Alzheimer.
Gli autori sottolineano l’importanza di caratterizzare lo spettro clinico-patologico del PART e di definire i confini tra questa entità e altre patologie nelle quali è presente tauopatia e propongono di classificare come PART quei casi in cui si rilevano cambiamenti neurofibrillari tipici della malattia di Alzheimer in assenza di placche di beta-amiloide.

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