A cura di Michela Rampini

In occasione della giornata mondiale dell’Alzheimer, la SIN (Società Italiana di Neurologia) ha voluto, con una lettera aperta, invitare il mondo delle telecomunicazioni, in particolare i network televisivi, ad includere all’interno dei propri palinsesti, opere cinematografiche sulla malattia di Alzheimer (AD). Il cinema, infatti, può rivelarsi uno strumento efficace per diffondere la consapevolezza e ridurre lo stigma associato alla demenza; rappresentare sul grande schermo la malattia in maniera rispettosa e realistica potrebbe sfatare alcuni miti e pregiudizi legati all’AD e favorire al contempo una maggiore comprensione e compassione. Sono molte le opere cinematografiche che trattano, in modo profondo e sensibile, vari aspetti legati all’AD e ad altre forme di demenza. “Away from Her” (2006) ed il più recente “The Father” (2020) mostrano le sfide, pratiche ed emotive, che i familiari si trovano ad affrontare nel prendersi cura quotidianamente di persone con demenza. “IRIS. Un amore vero” mette invece in scena, non solo la ben nota perdita di memoria tipica dell’AD, ma anche una serie di altri sintomi cognitivi e comportamentali, che spesso si associano ad essa. Il cinema è stato in grado di riflettere puntualmente e di mettere in scena i progressi che, grazie alla ricerca, si sono fatti in questo campo. Si pensi alla diagnosi precoce di malattia, ben rappresentata nel film “Still Alice” (2014) dove Alice, una professoressa di linguistica, magistralmente interpretata da Julianne Moore, scopre di avere una forma precoce di AD e lotta quotidianamente per mantenere autonomia e indipendenza. I film consigliati sono davvero tanti e, grazie anche alla diffusione dei servizi di streaming in abbonamento, sono facilmente reperibili. Non ci resta quindi che augurarvi buona visione!

A questo link potete trovare la lettera aperta e l’elenco dei film consigliati:

https://www.neuro.it/web/procedure/contenuto.cfm?List=WsIdEvento,WsIdRisposta,WsRelease&c1=AGGCNGNEU&c2=190&c3=1