Roger Olmos, è nato a Barcellona nel 1975, è un illustratore e autore che dal 1999 ad oggi ha realizzato oltre sessanta volumi. L’ultima opera di Olmos è un racconto muto, un libro senza parole che, con immagini suggestive e intense (illustrazioni olio su carta con un ritocco digitale solo leggero per sistemare i contrasti), racconta il dramma della malattia di Alzheimer. Si intitola Calando ed è pubblicato da Logos, racconta con bellissime immagini, i pensieri e i ricordi di un uomo anziano, così come sono percepiti e vissuti da sua moglie che ogni giorno lo accudisce, lo accompagna e lo ama. È un libro che non vuole indagare o svelare nulla, ma solo incantare gli occhi e le nostre anime con quella profonda toccante delicatezza che solo pochi illustratori sanno regalarci.
L’età, la solitudine e i silenzi vengono descritti in modo toccante e malinconico, esprimendo bene l’affetto e la delicatezza tra i due protagonisti. La storia inizia con la raffigurazione di un sogno in cui l’anziano è su un palazzo dove vi è anche una macchia nera e una colomba; poi lo sguardo si allarga ed appare un coniglio nero (che sarà, nel corso di tutta la storia, il simbolo della malattia di Alzheimer). Dopo l’immagine onirica inizia la storia vera e propria, con la prima illustrazione in cui l’anziano si sveglia e nei suoi occhi si vede la macchia nera, che sta a simboleggiare l’oscurità della malattia. Passano i giorni e le immagini della realtà si mescolano con i ricordi nella mente dell’uomo: il matrimonio, l’attesa del figlio alla fermata dello scuolabus, la gita in barca con la moglie… La tenerezza, l’affetto e la cura negli atti quotidiani della coppia di anziani diventano i protagonisti di ogni illustrazione a testimonianza del fatto che, questa terribile malattia può spazzare via tutto ma non l’affetto e l’amore che lega i due protagonisti. Verso la fine della raccolta viene rappresentata la testa dell’uomo che se ne va con leggerezza, come una mongolfiera e il protagonista viene portato via dal consiglio nero. Poi vi è una raffigurazione della moglie, che spazza via se stessa, metaforicamente, con una scopa: questa immagine esprime molto bene tutta l’angoscia e lo stress conseguenti al fatto di stare insieme, amare ed assistere una persona che, ogni giorno, perde un pezzo di sé e si porta via anche molte delle energie di chi lo assiste.
Quella di Calando, trattando un tema così forte, è una storia che potrebbe non sembrare adatta ai ragazzi, ma le illustrazioni di Olmos sanno raccontarla in modo diretto, comprensibile e mai troppo triste.