A cura di Roberta Baruzzi
Una sola notte di deprivazione del sonno comporta un aumento di proteina beta-amiloide (Aβ), una proteina legata alla malattia di Alzheimer (AD). Lo spiegano Holtzman e colleghi della Washington University di Sant Louis in una recente ricerca pubblicata su Brain che ha visto coinvolti 17 soggetti sani (tra i 35 ed i 65 anni) ai quali veniva registrato il ritmo sonno-veglia ed il tracciato EEG durante il sonno. In un gruppo, il sonno dei partecipanti veniva disturbato nella fase ad onde lente, ovvero la cosiddetta fase profonda del sonno non-REM, mentre il secondo gruppo conduceva un riposo normale. Inoltre, i soggetti venivano sottoposti ad una puntura lombare il mattino seguente per la misurazione della proteina Aβ. Dall’analisi è emerso che l’interruzione del sonno durante la fase non-REM era correlata ad un aumento di Aβ e se il disturbo veniva prolungato per più notti si osservava un incremento anche di un’altra proteina, la proteina Tau. I ricercatori suggeriscono pertanto come il sonno non-REM e la qualità stessa del sonno possano modulare i livelli di queste due proteine.
Per approfondimenti è possibile trovare l’articolo originale al seguente link.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28899014