A cura di Marco Esposito
Presso il nostro Istituto è in corso uno studio finanziato dal Ministero della Salute (GR-2016-02364718) in collaborazione con la Fondazione Santa Lucia di Roma su un nuovo approccio di stimolazione cerebrale non invasiva nella malattia di Alzheimer. Questa ricerca ha lo scopo di valutare l’efficacia di due protocolli di trattamento che usano la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) in pazienti con demenza di Alzheimer.
La demenza di Alzheimer è caratterizzata da severe alterazioni fisiologiche che riducono la comunicazione fra le aree cerebrali. I trattamenti con stimolazione magnetica transcranica ripetitiva stimolano direttamente la corteccia cerebrale, cercando di ripristinare il funzionamento dell’area stimolata e la sua comunicazione con le altre aree. In questa ricerca si adotterà un intervento personalizzato, che si basa sulla stimolazione di aree chiave nella demenza di Alzheimer, identificate in ciascun paziente a partire dalle scansioni di risonanza magnetica individuali. Nel primo protocollo verrà stimolata un’area del lobo frontale, nel secondo protocollo un’area del lobo parietale. Per valutare l’efficacia dei protocolli di trattamento, ciascun paziente sarà sottoposto a valutazioni cliniche e cognitive, ad acquisizioni di risonanza magnetica e a valutazioni neurofisiologiche. Il trattamento consisterà in due fasi: una fase intensiva (5 sessioni alla settimana per 3 settimane) ed una di mantenimento (una sessione ogni due settimane per 5 mesi). La partecipazione al progetto avrà una durata complessiva di 6 mesi. Ogni singola seduta durerà circa 30 minuti.
Il progetto è rivolto a persone tra i 55 e gli 85 anni con una diagnosi di malattia di Alzheimer di grado lieve.
Le valutazioni neuropsicologiche, neurofisiologiche e la risonanza magnetica saranno ripetuti prima dell’inizio del trattamento, alla fine della fase intensiva e alla fine della fase di mantenimento. I ricercatori coinvolti nello studio sono:
Dr.ssa Debora Brignani (dbrignani@fatebenefratelli.eu; tel.: 030-3501596)
Dr.ssa Chiara Bagattini (cbagattini@fatebenefratelli.eu; tel.: 030-3501596)
Dr.ssa Michela Pievani (mpievani@fatebenefratelli.eu; tel.: 030-3501261)
Teneteci informati sugli esiti dello studio e sulle sedi dove sarà possibile effettuare il trattamento. Grazie
Buonasera, ho mia moglie con la malattia di Alzheimer, ora in fase avanzata. In passato abbiamo già fatto un trattamento simile in un ospedale della mia zona. Che ne dite se faccio una nuova richiesta? potrebbero esserci benefici?
Gentilissimo Lettore,
la ringraziamo per la sua domanda.
Lo studio presentato si rivolge a persone con malattia di Alzheimer di grado lieve. Perciò, se la malattia di sua moglie è ormai in fase avanzata, ciò non le permetterebbe, purtroppo, di partecipare a questo studio.
Tenga conto che gli studi sperimentali che prevedono l’applicazione di innovative tecniche di stimolazione, o la somministrazione di trattamenti farmacologici, difficilmente sono rivolte a pazienti in fase avanzata di malattia perchè, a questo stadio, la riserva cerebrale del paziente è povera e ciò riduce la possibilità di vedere dei benefici nel trattamento.
Se lo ritiene, potrebbe comunque chiedere un parere al suo specialista di riferimento.
Ringraziandola per l’attenzione mostrata per le nostre attività, le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Lo staff del sito Centro Alzheimer