A cura di Michela Rampini

Making Homes More Dementia-Friendly through the Use of Aids and Adaptations
Evans S, Waller S, Bray J, Atkinson T.
Healthcare. 2019, 7, 43; doi:10.3390/healthcare70100043

Una risposta al progressivo aumento dei casi di malattie legate all’invecchiamento della popolazione (come le demenze) è lo sviluppo di comunità “a misura di anziani” basate sull’assunto che “l’ambiente fisico e sociale sono fattori determinanti per consentire alle persone di vivere in autonomia e indipendenza anche gli anni della vecchiaia” (Organizzazione Mondiale della Sanità, 2006). Nel mondo, dal 1980 al 2017 il numero delle persone con più di 60 anni è quasi triplicato passando da circa 382 a 962 milioni. In un recente studio inglese, l’85% delle persone anziane intervistate ha dichiarato che, se ricevesse una diagnosi di demenza, vorrebbe continuare a vivere nella propria casa il più a lungo possibile. La demenza è una patologia complessa che comporta l’insorgenza di una serie di sintomi che minano progressivamente l’autonomia della persona. Negli ultimi anni molti governi hanno dato priorità a programmi volti a supportare le persone con demenza a vivere bene presso il proprio domicilio. Un altro recente studio ha cercato di capire se la messa a punto di alcuni semplici accorgimenti all’ambiente domestico potesse aumentare l’autonomia e, conseguentemente, il benessere di pazienti affetti da demenza e dei familiari che vivevano con essi. Tra gli aiuti ed accorgimenti che, caso per caso, potevano essere forniti vi erano: gli orologi “giorno/notte” oppure orologi digitali, la bacheca per la programmazione della settimana, la luce da comodino a tocco per consentire al malato di utilizzare il bagno autonomamente anche durante la notte, il localizzatore delle chiavi e il “memo minder” (un dispositivo elettronico che ripete dei messaggi pre-registrati al passaggio del paziente davanti allo stesso). Il benessere generale dei partecipanti allo studio veniva valutato ad inizio studio, dopo 3 mesi e dopo 9 mesi dall’installazione dei dispositivi. Tutti i dispositivi forniti si sono rivelati utili a promuovere il benessere dei pazienti e di chi se ne prende cura (caregiver). È risultato di fondamentale importanza massimizzare il coinvolgimento del malato nella scelta degli ausili domestici, chiedendogli di camminare attraverso la stanza e di simulare alcune attività della vita quotidiana per rivelare le eventuali necessità e le opportune misure volte a promuoverne l’autonomia.

Potete trovare ulteriori informazioni al seguente link:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6473599/