Marigliano V. et al. (2013)
Olfactory Deficit and Hippocampal Volume Loss for Early Diagnosis of Alzheimer Disease: A Pilot Study.
Alzheimer Dis Assoc Disord.  

È ormai noto in letteratura che le lesioni neuropatologiche caratteristiche della Malattia di Alzheimer (AD) sono presenti già diversi anni prima dell’insorgenza dei sintomi. Di conseguenza negli ultimi anni i ricercatori hanno focalizzato il loro interesse nel capire cosa accade nella fase di passaggio tra invecchiamento normale e demenza, conosciuta come Mild Cognitive Impairment (MCI). Il progressivo deterioramento del sistema limbico e di aree della corteccia porta a diversi deficit, tra i quali memoria, attenzione e linguaggio. Alcuni studi clinici inoltre dimostrano che il 90% dei pazienti AD soffre di deficit alla funzione olfattiva. Partendo da questi presupposti, alcuni ricercatori hanno ipotizzato che la perdita del volume dell’ippocampo e il decremento della funzione olfattiva possano essere degli indici precoci di declino cognitivo. E’ stato quindi condotto uno studio che ha coinvolto 18 pazienti affetti da MCI seguiti per 12 mesi. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni neuropsicologiche, Risonanza Magnetica e test di laboratorio. Al termine dei 12 mesi 5 pazienti erano convertiti ad AD. Tutti i pazienti convertiti presentavano deficit olfattivo associato ad atrofia ippocampale, contrariamente ai pazienti non convertiti. Pare quindi ragionevole ipotizzare che la valutazione della funzione olfattiva unitamente al calcolo della volumetria ippocampale possano essere utili nell’individuare precocemente la Malattia di Alzheimer, tuttavia l’esiguo numero dei partecipanti rende necessario approfondire tali risultati per eventuali conferme.

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